“Esperienze di inclusione”

Nell’anno 2018/2019 l’Associazione Ceralacca e la Comunità pastorale di Colognola allargheranno la loro collaborazione. L’intenzione è di dare maggiore solidità ai legami che in questi anni si sono costruiti. Il tema al centro del loro incontro saranno le relazioni umane, quelle che sono il cardine e il fondamento di ogni comunità, anche quando queste incontrano la fragilità dell’anzianità, della disabilità o l’incertezza e l’insicurezza della gioventù: quale cura? Quali relazioni? Quale ambiente? Per affrontare tutto questo si sono pensati dei momenti di dialogo e formazione teorica guidati dalla Dott.ssa Scuri e a momenti pratici legati alla partecipazione ad alcune attività dell’Associazione Ceralacca o a laboratori pensati per l’occasione. Il titolo di tutto questo percorso sarà “Esperienze di inclusione”. Se la maturità della Comunità passa anche dalla cultura delle relazioni tra i suoi partecipanti è necessario che questa possa avvenire anche attraverso la diffusione di strumenti, pensieri e teorie, ricordando la strada solcata dai grandi Santi in cui la Fede cammina con la scienza e la filosofia. Giovedì 21 febbraio alle ore 21.00 si terrà in oratorio il primo incontro per gli aspiranti animatori per il 2019. I giovani desiderosi di prepararsi per dedicare il loro tempo estivo alla cura dei più piccoli si ritroveranno in Oratorio in diverse serate a partire dal mese di febbraio fino al mese di maggio. La prima e la seconda di tali serate vedono la collaborazione con l’Associazione Ceralacca che nel territorio di Colognola da anni lavora, con i suoi Volontari, per la formazione e trasformazione culturale sui temi della disabilità, la costruzione di spazi inclusivi aperti a tutti e i progetti di vita delle persone con disabilità.

L’adulto/giovane è credibile se anche lui in prima persona sa accogliere la fragilità dell’altro e viverla come opportunità di crescita.

Il desiderio è quello di dialogare, con i futuri animatori, sui concetti di fragilità, inclusione, relazione e cura. Ad accompagnarliin questo percorso la Dott.ssa Scuri (psicoterapeuta e consulente dell’Ass. Ceralacca) e il Dott. Cresci (pedagogista e volontario dell’Ass.). Nel primo incontro i giovani saranno accompagnati a riflettere sulle relazioni e a perfezionare l’azione sulla costruzione di giochi e attività aperte a tutti, anche a chi è più fragile. L’attività proposta sarà di tipo laboratoriale. Nel secondo incontro è prevista la testimonianza di un “ragazzo adulto” con disabilità che racconterà la sua esperienza al tempo della scuola, la sua crescita nel mondo del lavoro, la sua indipendenza e autonomia. U esempio di come la disabilità non sia un limite alla vita, ma un altro modo in cui stare nella vita. Un modo che aiuta i giovani animatori a riflettere sul proprio stile e sui propri desideri, che stimola a trovare altre modalità relazionali per incontrare e accogliere la fragilità. La proposta di tipo laboratoriale vorrebbe stimolare i giovani a una simulazione; a pensare a come potrebbero coinvolgere una persona con disabilità nel loro gruppo. Come ben si sa i bambini imparano per imitazione. L’adulto/giovane è credibile se anche lui in prima persona sa accogliere la fragilità dell’altro e viverla come opportunità di crescita. La sanità è questione di esempio, l’amore lo impariamo sentendo le cure dei genitori, l’educazione vedendola nella casa e nella società, la vita conoscendo chi ha saputo viverla veramente!

Mattia

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