Il progetto “IMAGO” è il tentativo di costruire e di realizzare un progetto di inclusione sociale finalizzato a rendere protagonista l’Associazione Ceralacca nel suo territorio e conoscere le opportunità di conoscenza, incontro, cambiamento culturale che può offrire.
Il ruolo di Ceralacca (in quanto realtà del territorio) in questo progetto è quello di essere elemento di trait d’union tra ogni membro dell’associazione e il territorio. Concretamente sarà promotore di proposte/attività culturali e ricreative di interesse collettivo.
Il termine IMAGO tradotto dal latino significa: figura, ritratto, immagine, copia, spirito, spettro, apparizione, sogno, parvenza, visione, aspetto, similitudine, parabola, allegoria, concetto…tutti termini che abbiamo scoperto poter essere utilizzati per descrivere una persona ma in particolare una persona con disabilità. All’interno di un contesto socio-culturale dove “l’immagine, l’apparire” hanno spesso la priorità sull’essere ..anzi spesso l’apparire coincide con l’essere. Ceralacca vuole quindi proporre un progetto dove costruendo spazi in cui apparire (vale sia per la persona con disabilità, che per i volontari, che per ogni cittadino) si permette a ciascuna persona coinvolta, di confermare la propria esistenza che è data proprio dal vedere e dall’essere visti.
Apparire significa mostrarsi agli altri e questo vuol dire avere o cercare spettatori: esibirsi, mostrarsi, recitare, essere individuati e percepiti, e dunque essere accettati, ammessi legittimati al bisogno di essere amati e di amare.
Questa riflessione ha portato l’associazione Ceralacca a considerare proposte di visibilità dell’associazione e degli interventi da essa promossi, ponendo attenzione alla ricaduta culturale che significa far parte di una comunità.
Inoltre questa nuova visione delle proposte di Ceralacca vuole essere un nuovo approccio alla relazione con le persone con disabilità e al loro essere parte attiva del territorio ed essere riconosciute prima come persone/cittadini che possono proporre iniziative e non solo fruitori.
Finalità
Far conoscere come l’associazione Ceralacca si integra nella realtà territoriale e permette percorsi di visibilità delle storie di vita delle persone con disabilità e del loro modo di esplorare e di vivere il territorio.
Obiettivi
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Valorizzare la conoscenza e la sperimentazione di strumenti comunicativi sia verbali che non verbali (immagini, suoni, esperienze sensoriali)
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Pensare, costruire e proporre attività che coinvolgano sia l’associazione Ceralacca e il territorio finalizzate a far vivere spazi condivisi di conoscenza, di confronto, di riflessione e di svago ad ogni persona
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Realizzare una mostra fotografica itinerante co-costruita dall’associazione e dal territorio valorizzando “immagini” di vita quotidiana
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Realizzare un concerto interattivo coinvolgendo il territorio (oratorio, associazioni) che sia occasione di raccontarsi attraverso musica e immagini
Metodologia
Parola chiave: promuovere/costruire unione = dare voce alla visibilità attraverso l’essere gruppo
La metodologia sperimentata dall’associazione Ceralacca si basa sulla partecipazione attiva del territorio, proponendo attività ed esperienze mirate, alle persone con disabilità, ai volontari, ai genitori e al contesto comunitario. L’attenzione viene posta alla relazione, alle modalità di incontro e di comunicazione prestando attenzione ad osservare comportamenti, a leggere bisogni, ad ascoltare vissuti di ciascuna persona coinvolta. Principio ispiratore di ciascuna iniziativa attraverso il progetto IMAGO che verrà proposto è il riconoscere diritti di cittadinanza attiva e di protagonismo di tutti facendo sperimentare nuovi modi di far conoscere le storie di vita delle persone (con disabilità e non) e delle loro potenzialità personali.
Contenuti
Attività di promozione di iniziative culturali in relazione a quelle proposte da altre realtà territoriali.
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Esposizioni itineranti
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Mostra fotografica
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Concerti
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Laboratori
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Musica
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Serate creative
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Incontri conviviali per vedersi e conoscersi
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Open day
Aspetto innovativo
Far conoscere il mondo delle persone che vivono l’associazione Ceralacca attraverso strumenti di coinvolgimento territoriale (mostre, concerti, laboratori interattivi) che possono facilitare un cambiamento culturale della “visione” della disabilità conoscendo e riconoscendo la centralità della persona e del suo ambiente di vita (famiglia, territorio, rete sociale) e superando quindi pregiudizi e preconcetti che possono diventare stigmatizzanti e limitanti.
STRUMENTI- Uso delle canzoni e della fotografia (immagini) come mezzo per conoscere e farsi conoscere
Immagina non esista paradiso Qui e ora = importanza del momento presente Immagina non ci siano nazioni Pace = tolleranza della diversità Puoi dire che sono un sognatore Armonia = puzzle di diversità visibili Immagina un mondo senza la proprietà Condivisione Puoi dire che sono un sognatore immaginario. |
Sono tre i messaggi di questo brano, e già da qui ne emerge il primo. L’invito a pensare ad un mondo senza divisioni, tra paradiso e inferno, ricchi e poveri, giusto e sbagliato, buono cattivo, islamici e cristiani, … Si, perché le divisioni sono sempre alla base di odio, violenza e razzismo. Pensiamoci bene, in questo secolo si è ucciso per la politica, per la religione, per il denaro e, per quanto possa sembrare assurdo, anche per appartenenza calcistica. In altre parole, l’ex Beatles arriva ad immaginare un mondo senza religioni non perché la religione sia di per se stesso un male, ma perché la religione è già motivo di divisione.
Il secondo messaggio lo si evince molto bene dalla frase: “immagina che ci sia solo cielo sopra di noi”. Sembra un paradosso, visto che di fatto sopra di noi c’è solo il cielo (magari con i relativi astri). La forza della frase sta proprio qui: tutte queste cose, paradiso e inferno, Gesù e Maometto, Inter e Milan, non esistono. Ce le siamo inventate noi. Immaginate che bello il mondo se rinunciassimo a tutte queste invenzioni e imparassimo a goderne della sua semplicità.
Poi la speranza:
You may say I’m a dreamer
But I’m not the only one
I hope someday you’ll join us
And the world will be as one
che significa letteralmente:
puoi pensare che io sia un sognatore
ma non sono il solo
io spero che un giorno tu ti unirai a noi
e che il mondo diventi un tutt’uno
Non pensate alla prima cosa che vi viene in mente. Non è lo slogan di un partito che ti invita a credere in un ideale a cui appartengono già molte persone… C’è una sfumatura! Ci dice semplicemente: credi in queste cose, anche se sembrano ingenue! Non aver paura di essere solo, perché, anche se non lo vedi, altri la pensano come te… Ma attenzione, ripeto, non è un: “siamo in tantissimi…” e un “continua a sognare e non pensare di essere solo. La solitudine è solo un fatto mentale.”.
La frase finale “and the world will be as one“, il mondo sarà uno, indica un mondo senza divisioni. Un modo di tutti e condiviso da tutti
La parola “Imagine” ha un duplice significato: da un lato invita a sognare, creare e pensare e dall’altro si riferisce a delle possibilità di concretizzare qualcosa proveniente dal nostro i. “Imagine” pone l’accento su come le immagini possono sia essere realizzate attraverso idee/ pensieri propri cosi come possono essere create attraverso l’osservazione della realtà quotidiana.
Ecco perché IMAGO vuole essere un progetto che fa riflettere sul nostro “immaginare l’altro e il suo mondo” (sia esso riferito ad una persona o ad una aspetto/realtà del territorio) consapevoli che ognuno di noi deve però prima di tutto immaginare il proprio mondo … a volte osservando se stesso per poter capire chi sei, dove vai e cosa realmente vuoi dalla vita. “Imagine” é un mondo fantastico, ma nello stesso tempo reale, cosi come é vero e reale il mondo interiore di ognuno di noi.
Il vecchio e il bambino (Guccini)E il vecchio diceva guardando lontano: “Immagina questo coperto di grano. Immagina i frutti, immagina i fiori e pensa alle voci e pensa ai colori” “E in questa pianura, fin dove si perde Il bimbo ristette, lo sguardo era triste |