Stare insieme, condividere pensieri, esperienze, passioni e racconti personali è ciò che emerge in questi giorni di pandemia, isolati nelle nostre case. L’obiettivo è non abbandonare il nostro esserci nelle attività di Ceralacca e continuare a coltivare le nostre relazioni.
Solitamente si usciva il lunedì sera per il laboratorio di musica “DoReMi FA Ceralacca”, il martedì sera per le serate creative e il mercoledì sera per una cena in compagnia e una serata di condivisioni.
Ora all’epoca del coronavirus tutto è cambiato: i nostri incontri si sono fatti quotidiani.
Alle ore 17.30 scatta un quarto d’ora frenetico di preparativi e di agitazione per il momento più saliente della giornata, l’incontro con amici e volontari dell’Associazione Ceralacca Odv.
Alle ore 17.45 tutto si blocca e l’isolamento scompare:
il silenzio si riempie di suoni,
le ombre si riempiono di colori,
la solitudine si riempie di compagnia e di empatia.
Le orecchie si spalancano ad ascoltare i saluti di ciascuno e il cuore palpita ad ascoltare lo stato di benessere o malessere dell’altro.Davanti agli occhi emergono molte figure tutte ristrette in 13 pollici e poco per volta il loro numero aumenta fino a ridurre le loro immagini sempre di più.
Ecco che è giunto il tempo di raccontare e condividere le proprie passioni ed esperienze. Ognuno senza distinzioni.
Il mondo delle auto non è rivolto solo al diletto di chi possiede una disabilità ma a tutti coloro che sono interessati all’acquisto di una macchina.
La visita ad un Canile online non è solo il racconto di un’ulteriore esperienza di volontariato ma anche il condiviso piacere, tra tutti i partecipanti, per la tenerezza nei confronti di un amico fedele.
Ma soprattutto chi non ha mai avuto un cane in famiglia? Allora il discorso si allarga e coinvolge ciascuno a spolverare i suoi ricordi e a raccontare la sua esperienza. Tutti alla stessa altezza siamo chiamati a partecipare e svelare un pizzico di sé.
L’esperienza agli scout è un’emozione che molti ricordano e che rilancia la riflessione sulla partecipazione di tutti, su una società in cui tutti devono esserci, vincendo insieme le barriere.
La condivisione di viaggi fotografici in città europee o in altri continenti, nei quali ciascuno ha lasciato un po’ di sé, suscita in altri il desiderio di andarci, stimola il nostro senso di libertà (libertatis civibus) e la gratitudine rispetto ai paesi più poveri.
L’esperta di musica ci guida alla scoperta delle opere liriche in cui la passione amorosa e il percorso umano innalzano la nostra fragile umanità. Altre volte apre il nostro sguardo sulle opere sinfoniche e alla conoscenza degli strumenti di un’orchestra. Per non parlare della condivisione della musica che piace a ciascuno e che rileva quanto i nostri gusti non sono poi così lontani da chi ci sta vicino.
Lo svolgimento dei quiz della patente rinfresca la nostra conoscenza della strada e mostra che infondo tutti la usiamo; Il gioco di chi vuol essere milionario rivela i diversi modi di ragionare per giungere alla medesima risposta. La settimana enigmistica insegna a molti, nuovi giochi e permette di scoprire abilità inaspettate in alcuni compagni.Visitare il Louvre e il museo degli impressionisti non è mai stato così piacevole. Stimola a diventare tutti artisti come un nostro amico.
Ascoltare il Cammino di Santiago intrapreso da alcuni volontari, invita altri a mettersi in viaggio e ricorda a ciascuno quanto è significativo il cammino personale.La lettura di due terzine dantesche lenisce il cuore da poeti che ognuno nasconde e rinverdisce l’idea che le origini della nostra unità stanno nel bello.
Anche il percorso di teatro che un’altra volontaria ha svolto fuori dall’associazione, mette in evidenza una profonda riflessione sul ruolo delle maschere, la forza dell’azione teatrale e l’energia che si imprime nel mettersi in gioco.
Insomma, quel “mettersi in gioco” che si richiede sempre, in ogni momento della nostra vita e trasforma l’incontro in relazione cioè in una “reale azione”, un sincero esserci su argomenti che sono parte di noi e che tutti possono aver vissuto, senza esclusione.
Mattia